recensioni - proffedamico

Vai ai contenuti

Menu principale:

recensioni


ECCO LE VOSTRE RECENSIONI : RICORDO CHE VENGONO PUBBLICATE SENZA ALCUNA CORREZIONE O INTERVENTO DA PARTE MIA !   BUONA LETTURA






MILLE SPLENDIDI SOLI ( K.Hosseini)

di Marta Bison III B (a.s. 2011/12)






Mariam è una harami costretta a vivere con la madre in una kiolba ai margini di Herat, per evitare al padre e alle sue tre mogli la vergogna di avere una figlia illeggitima sotto il loro stesso tetto .Laila invece è una bambina nata a Kabul , nella notte dell'invasione russa dell'Afghanistan , in una famiglia dala mentalità occidentale .
Cresce insieme a Tariq, il suo inseparabile , migliore amico, compagno di giochi che la difende dai prevaricatori .Anche nel suo ambito familiare che sembra idilliaco , però, si affacciano dei fantasmi : sono i suoi due fratelli partiti per la jiad quando lei aveva due anni , che occupano esclusivamente il posto nel cuore della madre .
Quando scoppia la guerra i destini di queste due bambine , ormai diventate donne , si intrecceranno a formare un racconto indimenticabile che ha come sfondo Kabul , la città dalle mura che nascondono mille splendidi soli .
Una storia di guerra , soprusi, violenza e dolore , ma anche una storia di profonda amicizia , di lotta per la libertà e per l'emancipazione , di amore e di speranza . Uno squarcio che rappresenta in modo magistrale l'Afghanistan , una terra in continua lotta che cerca la pace.





IL PROFUMO (P.Suskind)

di
Umberto Raschi IV D (a.s.2011/12)






Siamo nel XVIII° secolo a Parigi , in una giornata come tante altre. Tra i mille odori della città nasce , nella zona del mercato del paese , Jean-Babtiste Grenouille, un bambino all'apparenza normale che presto però si rivelerà unico perché completamente privo di odore e nonostante ciò dotato di eccelsa capacità olfattiva.
Infatti sarà proprio quello degli odori l'unico mondo che Grenouille sentirà suo, imponendosi come fine ultimo della sua vita la creazione di un profumo mai realizzato e tanto meno immaginato prima d'ora: il profumo della bellezza , il profumo di donna .
"Il profumo" è certamente un capolavoro letterario sotto diversi aspetti e punti di vista , primo fra tutti è senza dubbio il personaggio protagonista del romanzo:Jean-Baptiste. Dal punto di vista esteriore la sua figura non ricalca quella stereotipata del criminale ma è ciò che emerge dalla sua interiorità , perfettamente trasmessa dallo scrittore, che ci permette di collocarlo in una cerchi immaginaria di criminali scellerati ma geniali, difficili da dimenticare .Il tutto diventa ancora più efficace a causa del campo in cui agisce questo criminale : il mondo degli odori, che nella storia non lascia alcuna traccia ma ha consentito a Grenouille di lasciare un'impronta ben definita nell'animo del lettore.
Il secondo aspetto di altrettanta importanza è invece lo stile dell'opera : Suskind è senza dubbio uno scrittore di ineccepibili e impareggiabili capacità di scrittura , la sua scelta di uno stile spesso cupo, ripetitivo e incalzante , quasi ossessivo, esprime in maniera perfetta il carattere del personaggio e della vicenda avvolta da un alone di mistero e da una tenue attesa di un colpo di scena com'è tipico dei gialli. Il lessico ,certamente non raffinato, ma volutamente formato da termini semplici , colloquiali e , in vari casi, anche volgari, è in grado di suscitare nel lettore , tanto nelle descrizioni degli ambienti , quanto in quelle dei pensieri dei personaggi, emozioni vere e proprie, come angoscia, tranquillità, ribrezzo, malinconia o pietà come se si stesse vivendo la scena direttamente in prima persona . tuttavia bisogna sottolineare il fatto che forse l'eccessiva presenza di sequenze descrittive fanno perdere una buona dose di spessore al romanzo che , in alcuni momenti sembra perdersi nell'analisi del mondo degli odori fine a se stessa , svolgendo invece in maniera piuttosto sbrigativa le sequenze caratterizzanti di un giallo. La vicenda infatti segue uno svolgimento piuttosto lineare senza grandi passaggi o eventi significativi terminando in una conclusione , benché fuori dall'ordinario, per come avviene e per il modo in cui è descritta, facilmente prevedibile.


di
Sara Taruffi IV D (a.s.2011/12)


La storia si svolge in una Parigi del diciottesimo secolo pre-rivoluzionaria assai maleodorante. In questa città caotica si muove un personaggio geniale, Jean Baptiste Grenouille. Nato nel luogo più disgustoso e puzzolente della città, rimane orfano di madre e viene affidato prima a una balia, poi a un convento e infine a un collegio severo. Nessuno voleva questo bambino per un motivo piuttosto inquietante: non aveva odore. Questa caratteristica lo fa credere figlio del diavolo e tutti cercano di evitarlo finché non raggiunge la maggiore età. Questo personaggio ha però una dote particolare che lo rende geniale, ha un olfatto sopraffino, riesce infatti a percepire gli odori da grandi distanze e a catalogarli nella sua mente. Questo ragazzo ha una fame di conoscenza dei profumi assoluta ed è deciso a diventare il profumiere più grande del mondo. Per questo decide di viaggiare e spostarsi in tutta la Francia per acquisire ogni tecnica di lavorazione degli elementi che caratterizzano i profumi. Ha inoltre un desiderio singolare e macabro: vuole dominare gli uomini con il profumo perfetto e infondere l'amore in chiunque lo annusi. "Gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all'orrore e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi ai profumi. Poiché il profumo è fratello del respiro. Con esso penetrava gli uomini, a esso non potevano resistere, se volevano vivere. E il profumo scendeva in loro, direttamente al cuore e là distingueva categoricamente la simpatia dal disprezzo, il disgusto dal piacere, l'amore dall'odio. Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini."
Patrick Süskind scrive questo romanzo nel 1985 e riscuote da subito un grande successo. È scritto con un linguaggio piuttosto semplice, carico di descrizioni e aggettivi che le rendono più reali; vengono usati anche termini specifici dei profumieri che tuttavia sono facilmente comprensibili. Questo capolavoro è in grado di infondere nel lettore ogni odore, infatti questi sono descritti in maniera talmente precisa e reale che danno la sensazione di essere nel naso di chi legge, dalle puzze fetide delle vie di Parigi agli odori più sopraffini delle essenze.
Il romanzo crea una storia parallela agli eventi contemporanei del diciottesimo secolo, quella dei profumi. Grenouille non prende parte personalmente agli avvenimenti dell'epoca che per la trama non hanno rilevanza e sono solamente accennati.


di
Sabrina Carmè IV D (a.s. 2011/12)


Colui che domina gli odori. Che domina il cuore degli uomini della Parigi rivoluzionaria. Nato da una madre disagiata Grenouille, il protagonista del romanzo, combatte ogni giorno con la società che lo circonda e allo stesso tempo contro se stesso, la sua esistenza è incentrata sullo sfuggire dalla morte. La svolta nella sua vita avviene quando riesce a capire che realmente in se c'è qualcosa di diverso, l'olfatto potentissimo gli permetterà di creare fragranze buone come mai ma allo stesso tempo si sente emarginato, disagiato dal momento che non emana nessun odore umano perciò non verrà mai considerato tale. Prova come medicina dei suoi problemi la solitudine infatti rimarrà emarginato per sette anni in una caverna ma neanche questo gli permetterà di alleviare i propri dolori, quindi decide di porre fine alle sue agonie e crearsi un profumo dato da fragranze appartenenti ad alcune fanciulle e per farlo commetterà atrocità , ma neanche questo gli basterà perché il profumo è una sostanza che a lui non appartiene e mai potrà appartenergli arrivando quindi a compiere l'ultima azione rimasta per porre fine alle sue agonie.
Il profumo è un libro estremamente coinvolgente, che non si dimenticherà facilmente le sensazioni dell'autore sembra che escano dai fogli per rimanere impressi nella mente.




UOMINI E TOPI ( J. STEINBECK)
di
di Simone Maggiani IV D (a.s. 2011/12)




Ambientato agli inizi del '900 negli Stati Uniti nel pieno della depressione economica che culminò con il crollo di Wall Street, il celebre Venerdì Nero.
In questo contesto due ragazzi che cercano di sopravvivere un giorno alla volta: il saggio George, sveglio e capace di districarsi in un mondo tutt'altro che semplice, e il grande Lennie, affetto da problemi mentali, ma dotato di una gran forza che ne fa un lavoratore instancabile.
I due si conoscono da sempre e il loro sogno è di mettere da parte abbastanza soldi da potersi permettere un piccolo ranch tutto loro, dove potersi ritirare lontano dai problemi della società.
Vagando in cerca di lavoro arrivano a Soledad dove riescono a farsi assumere come braccianti da Curley, proprietario di un ranch e un gran attaccabrighe.
Un vero e proprio dramma si svolgerà in quest'angolo dell'ovest, che porterà George a prendere una scelta straziante, ai limiti della ragione umana, spinto dall'amore fraterno nei confronti di Lennie, per salvarlo dalla furia omicida e dalla violenza di Curley e degli altri braccianti, in seguito al drammatico svolgimento della storia.

Il Titolo, che apparentemente non ha riscontri nella storia, in realtà racchiude tutta l'essenza di questo romanzo che prende spunto dai versi di una poesia di Robert Burns, "da cui il titolo è ricavato, che accennano ai piani architettati da uomini e da topi che spesso sortiscono cattivo esito, e invece della gioia promessa recano null'altro che dolore e sofferenza."
[Cit. Claudio Gorlier]


FOLLIA (P. McGrath)
di
Marta Donati IV D (a.s.2011/12)




Patrick McGrath nasce nel 1950 a Londra e trascorre gran parte dell'infanzia nell'ospedale psichiatrico in cui lavorava il padre. '
Follia' è il libro che ha riscosso maggior successo tra quelli da lui scritti; contraddistinto da un'ossessione sessuale, ha la capacità di affascinare ed inorridire il lettore allo stesso tempo.
Si svolge all'interno e nei pressi di un ospedale psichiatrico fuori Londra alla fine degli anni '50. La vicenda si articola intorno alla particolare storia d'amore tra Stella Raphael, moglie dello psichiatra e vicedirettore dell'ospedale Max Raphael, ed Edgar Stark, detenuto per uxoricidio. All'intero dell'ospedale la passione che lega i due nasce dal senso di insoddisfazione di Stella causato da Max. Quando Edgar decide di scappare, Stella abbandona persino il figlio Charlie per seguirlo a Londra. Questa convivenza avrà un risvolto negativo per entrambi: la follia placata finora dal percorso fatto all'intero dell'ospedale con lo psichiatra Peter Cleave, riaffiora in Edgar e travolge anche Stella, manipolata e plasmata come le sue creazione artistiche. Data la piega che assume a questo punto il romanzo, il finale è in parte prevedibile.
Sicuramente la cosa che colpisce maggiormente è questa follia di Edgar, che, se lasciata a sé stessa, contagia tutti coloro che subiscono un confronto diretto con essa.
Il racconto è scritto in terza persona con il punto di vista, talvolta perverso, dello psichiatra Peter Cleave, che rende il lettore partecipe della storia attraverso un flashback. Sono comunque resi in modo chiaro e sentimenti di ogni personaggio.



DOPPIO SOGNO (A.SCHNITZLER )

di
Simone Stagi IIIB (a.s.2011/12)





Siamo nella Vienna alla fine del XIX secolo e Fridolin, medico, e Albertine, sua moglie, dopo aver partecipato a una festa in maschera, iniziano a raccontarsi scene della loro vita intima, di natura onirica o reale, che non si erano ancora reciprocamente rivelati e che in qualche modo avrebbero potuto turbare l'allegria del rapporto coniugale. Il giovane medico, dovendo visitare un paziente in condizioni disperate, lo trova già spirato e viene sedotto da sua figlia presso il letto di morte. Senza sapere neanche perché, si trova successivamente a vagare per le strade di una Vienna spenta, dove rischia una rissa con dei ragazzi ubriachi e viene tentato da una prostituta. Infine, si siede in un caffè dove incontra un vecchio compagno di classe che suona il pianoforte in festini osé. Fridolin chiede all'amico di aiutarlo ad entrare alla festa che si sarebbe tenuta quella notte, così il musicista gli confida la parola d'ordine per accedere. II piano riesce, tuttavia Fridolin viene scoperto e lo attende una pena molto severa, forse la perdita della vita stessa. Il giovane medico viene salvato da una prostituta di quel circolo privato e riesce a scappare. Il romanzo studia principalmente due dei sentimenti umani, che possono assumere infinite sfaccettature: il desiderio e la gelosia. Infatti Fridolin, dopo esser venuto a conoscenza dei desideri della moglie, non riesce comunque a comprendere la complessa voluttà femminile, e allo stesso tempo si sente sconfitto, perché pensava di avere pieno monopolio sessuale nei confronti di Albertine. Allo stesso modo però il sentimento della gelosia è complicato e formato da diversi aspetti: una mescolanza tra brama di possesso e angoscia per un possibile distacco dall'amata. L'autore ci vuole trasmettere il messaggio dell'incomunicabilità che alle volte deriva dal desiderio di un amante idealizzato, che non può esistere, e dalla differenza di questa figura perfetta con il nostro.


La figura femminile nel periodo compreso tra la fine del 1800 e inizi del '900
Confronto La Lupa di Verga e Madame Bovary di Flaubert.

di

Andrea Campi V B (a.s.2011/12)


A partire da metà dell'800, nella letteratura, alla figura quasi mistica della donna-angelo cantata da Dante, della donna pia e devota, come la Lucia Mondella descritta da Manzoni, della donna debole, sottomessa, fragile e casta, si sovrappone quella di una donna più aggressiva, spesso priva di virtù morali,prostituta, come la Nanà di Zola , una figura demoniaca ,come spesso si legge nelle poesie di Baudelaire o dei decadenti. Si vede emergere la figura denigratoria della donna malata, come la Lupa di Verga, folle d’amore, fatale e capace di succhiare via l’essenza dell’uomo.
Il cambiamento della figura della donna ,nella letteratura , passa soprattutto attraverso la sfera sessuale: da vergine diventa prostituta , da madre di famiglia fedele si fa aggressiva e fatale. La figura della prostituta è spesso associata a quella dell’artista stesso (famosa la dichiarazione di Flaubert :”Madame Bovary c'est moi”), mercificatore di arte come la donna si fa mercificatrice dell’amore e del corpo.
La Nanà di Zola, la Lupa di Verga sono tutti esempi di figure nuove ,che attraggono ma che allo stesso tempo fanno paura perché attaccano l’integrità virile dell’uomo e perché distruggono le certezze di una società fondata sul potere del sesso maschile.
Ciò si può notare dallo stesso incipit della novella verghiana dove la Lupa è descritta in termini reali, non bella, ma passionale, e capace di inquietare la popolazione del villaggio abituata ad una società antica:

“Era alta, magra, aveva soltanto un seno fermo e vigoroso da bruna - e pure non era più giovane - era pallida come se avesse sempre addosso la malaria, e su quel pallore due occhi grandi così, e delle labbra fresche e rosse, che vi mangiavano. Al villaggio la chiamavano la Lupa perché non era sazia giammai - di nulla. Le donne si facevano la croce quando la vedevano passare, sola come una cagnaccia, con quell'andare randagio e sospettoso della lupa affamata”.

Verga trasforma quindi la donna in una minaccia, un’ossessa che non sa darsi pace, neanche dopo aver conquistato la sua “preda”, rivoluzionando completamente l'ideale di donna del romanticismo italiano.
In ambito francese ,nella seconda metà dell’800 ,sono diversi i romanzi che hanno come protagonista una figura femminile: è l’esempio di Madame Bovary di Flaubert. Emma è una donna che si pone in contrasto con gli ideali romantici e la realtà del suo paese ,(un paesino rurale francese) essa infatti si rende protagonista di amori extra-coniugali e dell’accumulo di un ingente somma di debiti che la porteranno al suicidio.
La figura di Emma è particolare e Flaubert ne parla in modo ambivalente: da una parte la ridicolizza, in quanto ricalca ancora ideali romantici: Emma in fondo è una sognatrice,una donna che legge romanzi, ansiosa di poter vivere una storia d'amore simile a quelle lette,ma i suoi sogni non riescono ad essere soddisfatti dal marito Charles; dall’altra non la biasima del tutto, in quanto essa in fondo è incapace di tenere in mano la sua vita,è scontenta e solo attraverso le “relazioni pericolose” che intraprende è capace di sentirsi viva ed ha l’illusione di essere felice, cosa che in realtà non sarà mai. Come si evince però alla fine, la struttura morale del romanzo rimprovera ad Emma la responsabilità delle sue azioni. Essa infatti, pur essendo succube degli uomini e delle circostanze ha solo due possibilità: essere fedele al marito, per quanto esso non la soddisfi, o andare in cerca di amanti. Il fatto che abbia scelto di commettere adulterio lascia capire l’estrema differenza della figura femminile di quest’epoca e quella di età precedente a cui si attribuiscono virtù quali la fedeltà.

“Ma una donna ha continui impedimenti. A un tempo inerte e cadevole, ha contro di sé le debolezze della carne e la sottomissione alle leggi. La sua volontà, come il velo del suo cappello tenuto da un cordoncino, palpita a tutti i venti c’è sempre un desiderio che trascina, e una convenienza che trattiene”

Si può quindi fare un confronto tra queste due figure e tra i due autori.
La Lupa è concreta e reale, non ricerca un amore romantico ma vuole solo placare la propria lussuria. Verga quindi cerca di distaccarsi completamente dalla corrente letteraria del Romanticismo creando questo personaggio che definisce il Verismo italiano. Nella novella possiamo individuare l’artificio della regressione, che è dà modo all'autore di poter conferire ai suoi scritti il criterio di impersonalità dell’arte, che tanto il Naturalismo francese ha celebrato. Egli è riuscito ad imporsi dal punto di vista del popolo, che è il “vero” narratore della vicenda, capace di esprimere opinioni, di usare espressioni tipiche del linguaggio parlato (“le donne si facevano la croce”; “gnà Pina”; “sarchiare” ecc…) o proverbi (“il diavolo quando invecchia si fa eremita”; “in quell’ora fra vespero e nona, in cui non ne va in volta femmina buona”). La regressione quindi ci porta a leggere la vicenda con gli occhi di chi l’ha in qualche modo vissuta; per questo motivo capiamo che i giudizi riguardo alla Lupa, presenti nella novella, derivano proprio dalla mentalità culturale del popolo.
Mentre la Signora Bovary è sicuramente in opposizione all'atteggiamento della Lupa di Verga, come scritto precedentemente Emma sogna un'amore che si allontana dalla realtà cercando di immedesimarsi nei protagonisti dei libri letti. Lo stesso Flaubert compare e giudica la nostra “eroina” restando quindi tra la corrente del Naturalismo e quella del Romanticismo.


UNO , NESSUNO E CENTOMILA (L.Pirandello)
di
Roberto Borriello VB (a.s.2011/12)





"Uno, nessuno e centomila", uno dei maggiori romanzi di Pirandello, tratta la storia di Vitangelo Moscarda, un uomo di ventotto anni abitante a Richieri, dove esercita la professione di banchiere.
Un giorno sua moglie Dida gli fa notare che il suo naso gli pende leggermene a destra. La scoperta di questo lieve difetto, che fino ad allora gli era sfuggito, è solo l'inizio di quella che sarà una profonda riflessione del protagonista sulla realtà umana, riflessione che, agli occhi di tutti, lo renderà infermo di mente: l'uomo non possiede un'unica identità, ma ne possiede infinite, quelle che gli altri gli attribuiscono.
A partire da questa riflessione Vitangelo cercherà di scoprire chi sono gli altri "centomila Vitangelo Moscarda" che gli altri conoscono "ciascuno a suo modo" e tenterà di "distruggere" quelli più negativi: "Moscarda l'usuraio", titolo che gli viene dato dai suoi concittadini, e "il caro Gengè", il marito "sciocchino" e ingenuo di Dida.
Lo stile del romanzo è tipico del romanzo psicologico: la trama è tutta incentrata sul ritratto psicologico di Vitangelo e presenta prolessi, analessi e numerose digressioni in cui il protagonista descrive il suo modo di vedere la realtà. Il sistema dei personaggi gioca sulla contrapposizione tipo-individuo: Dida e i due collaboratori Firbo e Quantorzo sono tipi, ovvero personaggi statici, mentre Vitangelo e Anna Rosa (un'amica di Dida) sono individui in continua evoluzione, anche se Anna Rosa evolverà solo verso la fine del romanzo, grazie all'aiuto di Vitangelo. Infine il romanzo presenta un finale aperto (lo stesso capitolo finale si intitola "Non conclude") che lascia al lettore ampi spazi di riflessione.


SOTTO COPERTURA (D.Preston - L.Child)
di
Christian Gai III B (a.s.2011/12)




E' l'agosto del 1988 quando il solo dodicenne GideonCrewpresenzia impotentemente alla morte di suo padre Melvin, ex scienziato al servizio del governo ritenuto colpevole di alto tradimento. Egli viene infatti freddato dai proiettili delle forze di Polizia nonostante abbia provato a costituirsi dichiarandosi disarmato e colpevolizzato impropriamente: L'immagine della morte del padre tormenterà il giovane Gideon fino a quando non avrà trovatorisposta al suo quesito: Chi ha voluto la morte di suo padre e perché? Sul letto di morte, qualche anno più tardi, sua madre gli confesserà la realtà dei fatti e con il suo ultimo respiro riuscirà a dire un'ultima cosa all'orecchio del figlio: Vendica tuo padre! Il protagonista si darà dunque da fare per trovare il colpevole, e dopo 10 anni di ricerche lo individuerà nel Generale Tucker, al quale rimarrà poco tempo prima che la vendetta di Crew si abbatta su di lui… Tuttavia Gideon era da tempo spiato da un una persona che vuole fare di lui un agente molto speciale: Eli Glinn. Gli verrà così affidato un incarico molto pericoloso: Scoprire cosa trasportava Mark Wu di tanto importante dalla Cina e portarlo al suo datore di lavoro, ma con il killer Gru Che Annuisce alle calcagna tutto sarà molto più difficile. Suspense, omicidi, fughe, sparatorie, imbrogli e molti altri effetti a sorpresa caratterizzeranno un thriller che procede con un ritmo incalzante e talvolta quasi affannoso verso una conclusione molto rocambolesca che lascerà i lettori a bocca aperta...
Buon libro, ben scritto e con una trama molto ricca di effetti a sorpresa ed azione, sfigura tuttavia se viene confrontato ai libri della "serie Pendergast" scritti in precedenza dagli stessi autori. L'Agente Speciale FBI Aloysius Xingu LengPendergast è infatti indubbiamente il personaggio più famoso ed apprezzato della coppia Preston & Child, ma, in virtù delle loro ultime dichiarazioni, sembra andrà ben presto in pensione dopo una sua ultima apparizione nell'ultimo romanzo della "Trilogia di Helen" che uscirà presumibilmente nel maggio 2012. I due scrittori vogliono così portarsi avanti con il lavoro e sostituire il vecchio "Sherlock Holmes albino" (così come lo definì il PublishersWeekly) con un nuovo genio dell'investigazione, che però, stando a questo suo primo romanzo, non sembra in grado di prendere realmente il posto di un tale "mostro sacro" della bibliografia americana. Consiglio perciò a chiunque interessasse questo genere horror/thriller/giallo di leggere piuttosto i precedenti libri di questi autori in cui compare il grande agente FBI, al cui confronto il povero GideonCrew non può reggere.


IL VECCHIO CHE LEGGEVA ROMANZI D'AMORE (L.SEPULVEDA)
di
Susanna Deste IV B (a.s.2013/14)




Il libro racconta la storia di Antonio José Bolìvar Proano, un vecchio, ora abitante del villaggio El Idilio, dal passato avventuroso e sventurato. L'uomo, in gioventù, in seguito alla morte della moglie Dolores, entra a far parte di una comunità di selvaggi cacciatori, chiamati shuar, ma, dopo il decesso del suo compagno di caccia, Antonio è costretto dalla tribù a lasciare la comunità. Trascorsi alcuni anni a El Idilio, il vecchio scopre  un nuovo piacere: quello della lettura, in particolare dei romanzi d'amore. Antonio spera così di poter continuare la sua esistenza pacificamente ma ancora una volta è costretto a riprendere le armi per cacciare una femmina di tigrillo, temibile belva che sta mietendo vittime nel villaggio. Il romanzo è molto interessante e appassionante. L'autore riesce, anche grazie ad un linguaggio sciolto e scorrevole, a catturare l'attenzione del lettore fin dalla prima pagina, intervellando i momenti di tensione con battute divertenti e sarcastiche.



SE TI ABBRACCIO NON AVER PAURA  (Fulvio Ervas)
di
Michela Pistolesi Ia S (a.s.2013/14)





Il libro "Se ti abbraccio non aver paura" di Fulvio Ervas, racconta una storia vera del rapporto che si crea tra un padre e un figlio, diventato autistico all'età di tre anni.
Per anni hanno viaggiato inseguendo delle terapie, ma adesso decidono di partire per un viaggio diverso, senza meta, nonostante la contrarietà dei medici e degli amici, preoccupati per la difficoltà di gestire un ragazzo come Andrea.
Questo viaggio, iniziato in moto tagliando l'America da Miami a Los Angeles e poi finito in auto dal Messico a Panama fino in Brasile, è stato ricco di incontri e di scoperte che serviranno a tutti e due per rafforzare il loro legame.
Giudizio : Questo libro è scritto con un linguaggio semplice.
È sicuramente un romanzo che ci avvicina a comprendere il problema della diversità e anche un modo diverso di affrontare, senza rassegnazione e con uno spirito di grande vivacità, la vita.




IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE  (John Boyne)
di
Gabriele Bonvicini Ia S (a.s.2013/14)





"Il bambino con il pigiama a righe" è un romanzo ambientato durante la seconda guerra mondiale scritto da John Boyne , che parla della storia di Bruno , bambino tedesco costretto a trasferirsi dalla città alla campagna a causa del lavoro del padre , Louis , generale delle SS .
Non avendo amici nella nuova residenza , il suo passatempo diventa quello di esplorare la campagna .
Durante una delle sue esplorazioni trova un campo di concentramento , dove in un angolo non controllato incontra Shmuel , che nonostante sia separato da Bruno da una rete elettrica , diventa il suo unico amico .
Il protagonista del libro è incosciente , ma anche scaltro e sensibile .
Sono proprio queste caratteristiche a portarlo da Shmuel e a far si che questo diventi suo amico .
Questa amicizia lo porta anche al finale inatteso che apre gli occhi al padre di Bruno .
Il libro è scritto molto bene , la trama avvincente non è intricata , è semplice e concisa e la lettura risulta scorrevole .
L'autore si sofferma spesso sulla descrizione fisica e psicologica dei personaggi , ma dà anche molto spazio alle azioni .
                              

 
Privacy Policy
Torna ai contenuti | Torna al menu